Il “Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire”, utile anche nei pazienti con insufficienza tricuspidalica severa?

Scritto il 05/11/2024

L’insufficienza tricuspidalica (IT) severa è una condizione invalidante e spesso associata a diverse patologie quali lo scompenso cardiaco cronico, le patologie polmonari, l’ipertensione polmonare, la fibrillazione atriale o lo scompenso ventricolare destro; tutte queste condizioni sono caratterizzate da una ridotta sopravvivenza e peggioramento dello condizioni di salute generale. Migliorare lo stato di salute dei pazienti è l’obiettivo principale del trattamento dell’insufficienza tricuspidalica. Il trattamento dell’IT isolata negli ultimi anni ha avuto una svolta importante con l’introduzione dell’intervento di sostituzione valvolare tricuspidali transcatetere (TTVI) 1-2. La chirurgia isolata della valvola rappresentava infatti un’opzione non praticabile per la maggior parte dei pazienti a causa dell’elevata mortalità e/o morbidità.

Il Questionario di Kansas City per le cardiomiopatie (KCCQ) è un questionario specifico per lo scompenso cardiaco, originariamente sviluppato per essere utilizzato nei pazienti con funzione sistolica ridotta, il suo utilizzo è stato poi esteso a diverse patologie determinanti un quadro di scompenso cardiaco (3).

Il KCQQ può essere utilizzato per valutare l’impatto dell’insufficienza tricuspidalica sulla salute e il beneficio dell’intervento transcatetere sulla valvola tricuspide (TTVI), ma la sua validità in questo contesto clinico è ancora sconosciuta, Arnold e colleghi hanno pubblicato questa settimana su JAMA Cardiology un interessante studio per valutare le proprietà psicometriche del KCCQ nei pazienti con insufficienza della valvola tricuspide (4).

Gli autori hanno collezionato i dati di un pool di pazienti arruolati in 11 trial di TTVI. L’analisi dei dati si è svolta dal 2015 al 2023. La coorte dello studio era composta da 2.693 pazienti arruolati in studi sul TTVI a braccio singolo (n = 1.517) o randomizzati (n = 1.176). L’età media era di 78 anni, il 61% donne, il punteggio medio (SD) al basale KCCQ (KCCQ-OS) era 50, Tra i pazienti clinicamente stabili tra 1 e 6 mesi, sono stati riscontrati solo piccoli cambiamenti nel punteggio medio, dimostrando quindi un’elevata riproducibilità dello score. Al contrario, i punteggi dei pazienti sottoposti a TTVI hanno mostrato grandi miglioramenti già un mese dopo il trattamento (cambiamenti medi, 12,1-21,4 punti), indicando un’ottima reattività percepita.

Sia nelle analisi trasversali che longitudinali, il KCCQ-OS si è rivelato uno strumento utile per predire eventi clinici, con punteggi più bassi associati ad un aumento del rischio di mortalità (HR, 1,34 per decremento di 10 punti; IC al 95%, 1,22-1,47 ) e ospedalizzazione per insufficienza cardiaca (RR, 1,24 per decremento di 10 punti; IC al 95%, 1,17-1,31).

In questo studio lo score KCCQ ha dimostrato di avere importanti proprietà psicometriche tra cui un’elevata affidabilità, potere predittivo e validità. Il suo utilizzo è quindi raccomandato in tutti i pazienti con insufficienza tricuspidalica severa per avere un’indicazione precisa riguardo i loro sintomi, capacità funzionale e qualità di vita, ma anche per valutare l’efficacia dell’intervento di sostituzione della valvola trascatetere nei diversi trial randomizzati.

Uno dei principali punti di forza di questo studio è rappresentato sicuramente dal campione ampio di pazienti coinvolti, dall’importanza delle domande e dalla consistenza dei risultati.

Questo lavoro potrebbe supportare l’uso del questionario KCCQ nei futuri interventi di riparazione della valvola tricuspide (TTVI), come è già stato utilizzato nelle patologie della valvola aortica e mitralica attraverso studi di validazione simili.

Ci sono tuttavia delle limitazioni, per esempio la diversità del campione, studi futuri dovrebbero mirare ad includere popolazioni più diversificate (etnia, sesso, età, patologie concomitanti), inoltre nella maggior parte degli studi analizzati, lo stato di salute non era l’end point principale. Poiché molti studi non erano mascherati, sarebbe utile misurare la capacità di esercizio, con test come il 6 minutes walking test, o il test cardiopolmonare.

Un altro punto critico è rappresentato dal fatto che l’obiettivo dello studio era valutare la validità del KCCQ, non il beneficio del trattamento TTVI. Tuttavia, l’importante variazione dei punteggi KCCQ potrebbe spingere alcuni medici a vedere in questi dati un sostegno al beneficio del trattamento, anche senza controllo placebo.

I prossimi passi includono dimostrare miglioramenti durevoli oltre i 6 mesi e l’identificazione dei pazienti che potrebbero trarne un maggiore beneficio. Saranno necessari anche studi con controllo placebo su un piccolo gruppo per confermare i risultati.

Referenze:

  • Adamo  M, Chioncel  O, Pagnesi  M,  et al.  Epidemiology, pathophysiology, diagnosis and management of chronic right-sided heart failure and tricuspid regurgitation. a clinical consensus statement of the Heart Failure Association (HFA) and the European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions (EAPCI) of the ESC.  Eur J Heart Fail. 2024;26(1):18-33.
  • LurzP,StephanvonBardelebenR,WeberM,et al; TRILUMINATE Investigators. Transcatheter edge-to-edge repair for treatment of tricuspid regurgitation. J Am Coll Cardiol. 2021;77(3):229-239.
  • GreenCP,PorterCB,BresnahanDR,SpertusJA. Development and evaluation of the Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire: a new health status measureforheartfailure.JAmCollCardiol.2000;35 (5):1245-1255.
  • Arnold  SV, Spertus  JA, Gosch  K,  et al.  Validation of the Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire in patients with tricuspid regurgitation.  JAMA Cardiol. Published online October 30, 2024.